
Gli esperti U.S. in Proprietà Intellettuale non si aspettano grandi cambiamenti dal governo Obama nel loro settore (fonte IAM Magazine).
Eppure il programma del nuovo Presidente che si insedia oggi alla Casa Bianca segue un’equazione di segno opposto: occorre rendere più competitivi gli Stati Uniti e, per farlo, occorre incoraggiare l’innovazione.
I principali strumenti indicati da Obama nel proprio programma per raggiungere questi obbiettivi sono:
– agevolare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (rendendo anche permanente il cosidetto “R&D tax credit“);
– riformare il sistema dei brevetti al fine di garantire l’accesso alle registrazioni di brevetti di qualità in tempi brevi, limitando altresì inutili e costosi contenziosi;
– contrastare il dilagante fenomeno della contraffazione di matrice cinese e le lacune nell’enforcement dei diritti di marchio e d’autore da parte dello stesso governo cinese;
– potenziare lo studio e la conoscenza delle materie scientifiche, matematiche, ingegneristiche a tutti i livelli;
– garantire che internet rimanga rete aperta, spazio di libera circolazione delle informazioni e che la titolarità dei media sia il più possibile diversificata.
Garantire il rafforzamento dell’innovazione è indubbiamente la miglior ricetta di politica economica per riportare un paese su un piano di forza competitiva che lo ponga al riparo dagli effetti negativi di crisi economiche nazionali e sovranazionali sul medio e lungo periodo.
Non resta che attendere gli sviluppi pratici di questo programma nei prossimi mesi per comprendere se davvero – per quanto riguarda l’innovazione e la proprietà intellettuale – il nuovo Presidente statunitense saprà arrivare alla “sostanza”, come per altri ambiti molti confidano.
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Photo credit: Laurence & Annie