
Photo credit: Mark Strozier
Ricordate quando nel Monopoli si doveva pescare una carta, scegliendo fra imprevisti e probabilità?
Internet, con le sue continue e rivoluzionarie mutazioni, negli ultimi anni ha più di una volta costretto le grandi aziende (e non solo) a scegliere fra queste due carte.
Tanto si parlò del caso Napster, quanto poi si capì che il passaggio all’uso generalizzato della musica digitale avrebbe aperto nuove e profittevoli strade al mercato musicale, una volta che si fosse incanalato questo flusso di musica liquida in un contesto commerciale adeguato. Di questo ne sono prova i risultati raggiunti oggi dalla cosiddetta “iMusic“.
Ora, il punto di snodo sembra trovarsi a metà fra il networking e i media di vario genere, in particolare i video.
L’accordo siglato ieri fra MySpace, il social network di cui è titolare News Corp. di Rupert Murdoch, Auditude ed MTV Networks rappresenta la carta delle probabilità che si possono “pescare” in questo momento dalla rete.
La tecnologia che ha sviluppato Auditude, attraverso l’analisi del fingerprint dell’audio e del video del materiale audiovisivo presente in rete, permette di riconoscere il copyright dei video che vengono postati in internet, di inserirvi automaticamente della pubblicità e di ripartirne il ricavato con gli aventi diritto.
Tutto questo anche nel caso in cui il video venga postato da un soggetto che si sia limitato a ripubblicare un video, senza chiedere alcuna autorizzazione al titolare dei diritti d’autore sul video.
In questo modo, si inverte la prospettiva circa lo scambio di video on line: più un video circolerà in rete, più i titolari dei diritti ne trarranno un beneficio economico diretto.
Ed ecco che la carta delle probabilità pescata da News Corp ed MTV ieri si trasforma in una carta delle opportunità.
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