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Enrico

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La prima “biblioteca” europea è online e si chiama Europeana

Da oggi anche gli europei hanno su internet la loro biblioteca online. In tutte le lingue, in collaborazione con molte biblioteche e università europee.

Europeana nasce per volontà della Commissione UE, che in qualche modo ha inteso seguire il (buon) esempio di Google con il suo free text and book search. Nel giro di poco tempo (si parla di alcuni mesi, massimo due anni) ci saranno online, liberamente cercabili sul web, oltre 5 milioni di testi, non solo libri, ma anche manoscritti, testi di opere musicali e altro.

Lo sforzo congiunto delle istituzioni europee sottolineato dal trade off “Europeana, think culture” è sicuramente meritevole e molto interessante. Strano, diciamo noi, che il pubblico segua il privato proprio sul settore nel quale il pubblico stesso dovrebbe essere più avanti, cioè la diffusione di cultura e formazione free of charge, ma senza dubbio quello di Europeana rimane ad oggi il tentativo più ambizioso da parte della UE di adeguarsi alle tecniche di fruizione della cultura nel terzo millennio. 

Come inizio non c’è male, ma riuscirà Europeana a imporsi sul mercato di riferimento e a portare a termine la propria mission?