
Photo credit: Cileke
I thumbnail – quelle immagini in formato ridotto che si ricavano da una qualsiasi ricerca per immagine in Google – violano il copyright di chi ha creato le immagine originarie e le ha pubblicate in Internet.
Così hanno sentenziato in primo grado i giudici tedeschi nell’ambito di due diverse controversie su questo tema. Google appellerà molto probabilmente queste decisioni. Nel frattempo, l’intero sistema Image Search di Google in Germania è in discussione.
Non potendo i motori di ricerca di Google selezionare quali immagini sono rese liberamente utilizzabili in internet e quali no, la scelta forzata cui si vedrà costretta Google, se queste decisioni non verranno riformate in secondo grado, sarà di ripensare, se non di rinunciare al proprio sistema di ricerca per immagini nel territorio tedesco.
Un caso analogo, iniziato negli Stati Uniti dai titolari del sito pornografico Perfect 10, ha portato a conclusioni opposte rispetto a quelle cui sono giunti i giudici tedeschi nei giorni scorsi: le immagini in miniatura che Google mostra ai propri utenti sarebbero – secondo la giurisprudenza d’oltreoceano – liberamente pubblicabili in internet. Rientrerebbero infatti nel cosiddetto fair use, ovvero in una di quelle ipotesi di libera utilizzabilità delle opere protette dal diritto d’autore che costituiscono un’eccezione al sistema delle esclusive derivanti dal copyright.
E in Italia? Che accadrebbe se uno degli autori delle infinite immagini pescate da Google nella rete alzasse la mano e protestasse contro la loro trasformazione in immagini-francobollo per utenti alla ricerca di immagini digitali?
(IP Faber: protezione e negoziazione di copyright per aziende e operatori professionali)