
Battaglia legale in corso negli Stati Uniti. Finmeccanica attacca il colosso di Detroit, General Motors, dinanzi alla Corte Distrettuale della Virginia.
Oggetto della vertenza: un brevetto depositato da poco da General Motors che violerebbe il brevetto depositato da Finmeccanica due anni or sono, sviluppato in Italia da un team di ingegneri, fisici e matematici che combina ricercatori di Ansaldo, di Lucchi Elettromeccanica e dell’università Tor Vergata di Roma.
Il brevetto di Finmeccanica, avente ad oggetto un motore elettrico per veicolo ad arma subacqueo (in pratica, un motore per siluri subacquei di nuova generazione), si presta ad applicazioni industriali su vasta scala che trascendono il fine militare per cui è stato sviluppato: descrive infatti soluzioni tecniche molto interessanti per costruire motori elettrici ibridi delle automobili, motori che integrano un motore a combustione interna (alimentato a benzina, gasolio o etanolo) con un motore elettrico.
L’industria automobilistica sta sviluppando una particolare attenzione sui motori ibridi, per l’evidente impatto ambientale che questi hanno e per il risparmio in termine di combustibili tradizionali che essi presentano.
Dietro la violazione brevettuale (e forse anche di segreti industriali) che è stata contestata a General Motors si profilano le automobili che tutti noi, forse, ci troveremo a guidare domani.
(foto di Zen da Flickr)(IP Faber: attenzione ai brevetti per dare forza all’azienda. Contattaci)